Questa e’ la risposta del professor Maurizio Sobrero, che ringraziamo per il tempo che ha voluto dedicarci
Carissime, carissimi,
ho avuto il piacere di insegnare al Collegio per diversi anni la parte gestionale di un curriculum multi-disciplinare sui temi della proprietà intellettuale che mi ha dato due opportunità fondamentali. La prima, conoscere diverse generazioni di collegiali ed imparare ad apprezzarne il talento, la motivazione, la curiosità e la voglia di mettersi in gioco. La seconda, conoscere grazie al Collegio, colleghe e colleghi di altre aree con cui non è affatto facile riuscire a trovare momenti di incontro, nonostante la varietà di discipline che caratterizza il nostro Ateneo.
Parto da questa esperienza personale nell’affermare che il Collegio rappresenta una ricchezza che l’Ateneo non ha ancora saputo valorizzare pienamente per almeno tre ragioni che rappresentano le mie priorità per il mandato.
La prima riguarda la sede e mi è chiaro che sembra una delle solite promesse, visto che era prioritaria anche sei anni fa, almeno secondo quanto scritto dai vari candidati, incluso chi ha poi vinto. Ammesso che gli spazi della Staveco siano una possibile soluzione, i tempi sono troppo lunghi per continuare ad aspettare. Bologna è una città piena di palazzi vuoti e di persone generose. Se c’è la volontà di portare il Collegio e chi vi appartiene in centro credo che sia possibile percorrere diverse strade ed alcune le ho già ben presenti. Su questo mi aspetto tutto il supporto necessario anche dagli ex alunni. Credo, tuttavia, che oltre alla sede bolognese siamo pronti per lavorare anche per una presenza sulle altre nostre sedi. Anche qui ci sono stati dei tentativi troppo timidi in un recente passato che devono essere ripresi e finalizzati.
La seconda riguarda la necessità di fare leva sulle specificità del Collegio per far crescere l’Ateneo nel suo complesso. Questo significa utilizzare le esperienze maturate nella costruzione della didattica integrativa e dei percorsi multi-disciplinari e trasferirle all’interno dei corsi di studio nelle diverse aree. E significa anche favorire lo sviluppo di attività integrative distintive dell’essere uno studente dell’Alma Mater come ho scritto nel mio programma tra i progetti pluriennali.
La terza riguarda la giusta ambizione di far crescere come numeri e come risorse il Collegio, ponendosi l’obiettivo da qui a sei anni di raddoppiare le borse disponibili e ampliando significativamente la base di ragazze e ragazzi che fanno domanda per entrare in Collegio. Questo richiede di prestare una crescente attenzione al supporto offerto affinché si superi la fase pionieristica nella quale troppo spesso il Direttore e il suo staff non sono stati adeguatamente sostenuti.
Maurizio Sobrero