Il 26 febbraio 2009, nella Sala Ulisse dell’Accademia delle Scienze, ha avuto luogo il primo incontro promosso dall’Associazione Alumni del Collegio Superiore dell’Università di Bologna in occasione del decennale del Collegio stesso.
Alla presenza di un folto pubblico, con un rappresentante dell’Associazione come moderatore, il dottor Luigi Delia, i professori Pier Paolo Donati e Maria Laura Lanzillo, entrambi del nostro Ateneo, hanno discusso del multiculturalismo, indagandone soprattutto i limiti nell’affrontare la questione dell’incontro fra culture diverse, così attuale oggi in Europa.
Donati ha sottolineato come l’individuo non possa essere trattato solo come membro di una cultura e come l’incontro tra culture non convenga che sia ridotto né alla contrattazione locale su alcune differenze, né fissando un’appartenenza rigida a gruppi che eventualmente trattano come gruppi, ma a un’interazione fra individui, formati in una e spesso in più culture, un’interazione fatta di aperture, rispetto, curiosità, critiche, dissenso. Il multiculturalismo invece riconosce tutte le culture mantenendole, ciascuna, molto chiusa e cercando di escludere ogni valutazione.
Lanzillo ha riportato l’impostazione multiculturalista alle origini del pensiero moderno e al suo modello costituzionalista, alla sua concezione della cittadinanza, che questa volta serve a definire, anziché il cittadino e la nazione, il gruppo culturale e l’appartenenza a questo. Un individuo oggi appartiene sempre a molti gruppi, ha affermato Lanzillo, o, come direbbe Erving Goffman, ha molte facce. Ci vuole, hanno sottolineato entrambi i relatori, un altro modo di pensare la cittadinanza, che superi il tentativo di adattare a questa realtà il modello chiuso proposto dalla cultura europea e applicato negli stati nazionali e poi nell’epoca del colonialismo.
L’incontro è stato chiuso da una discussione ricca di domande sofisticate di un pubblico evidentemente interessato e coinvolto.