I vincitori delle Borse Alumni 2020 finanziate dalla nostra Associazione sono Elia Alberici per l’area umanistico-sociale e Chiara Tumiati per l’area scientifico tecnologica. Chiara ci racconta il suo progetto di ricerca svolto con il supporto della Borsa Alumni alla Sorbona di Parigi. Elia, invece, ci descrive il soggetto del suo scambio a Londra che, ritardato per via della pandemia, si è concluso nel Novembre 2021.
Chiara: “Da Settembre a questa parte mi trovo a svolgere l’esperienza Erasmus presso l’Università Sorbona di Parigi, comprensivo di esami e tirocinio, interamente in lingua francese. Nel mio percorso universitario ho riscontrato la mancanza di corsi che, al di là della semplice trasmissione di nozioni, facessero di noi veri professionisti della sanità. La solida metodologia della ricerca, la pratica clinica incentrata sul paziente attraverso l’applicazione dell’EBM, anche la consapevolezza dei costi, sono a mio parere strumenti imprescindibili per poter ottimizzare la qualità delle cure ed apportare innovazioni. Nell’approccio francese all’insegnamento della scienza medica ho potuto trovare alcuni di questi aspetti. Alla Sorbona i corsi sono orientati sulla diagnostica e sulla presa in carico del paziente a 360 gradi; tali temi possono integrare e migliorare la solida conoscenza teorica sulla fisiopatologia fornitami dall’Università italiana. In secondo luogo, il principale motivo che mi ha spinta ad intraprendere questa esperienza è la straordinaria possibilità di fare 10 mesi di tirocinio, per un totale di 28 CFU. Ho scelto i reparti di Chirurgia Plastica, Rianimazione, Psichiatria e Neurologia Pediatrica. Sin dal primo giorno lo studente è reso parte integrante dell’equipe, con il passare del tempo gli vengono affidati compiti pratici sempre più complessi e di responsabilità, sia in sala operatoria che in reparto. Questo contatto precoce con la realtà lavorativa ospedaliera mi stimola ogni giorno ad applicare gli aspetti teorici appresi in Italia e a sviluppare le mie soft skills (attenzione ai dettagli, capacità di team work, risoluzione dei problemi con tempistiche serrate, capacità di comunicazione con il paziente..). Toccare con mano la realtà di ogni Unità Operativa in cui lavoro, approfondire i casi insieme agli specializzandi e agli strutturati mi permette, oltre al soddisfacimento dell’interesse scientifico, di avere uno sguardo privilegiato sulla vita professionale dello specialista. Questo aspetto è quasi totalmente assente in Italia; mi orienterà sicuramente per la scelta della specializzazione.”
Elia: “Non poteva non essere di Tronti l’espressione che ha meglio dipinto l’esperienza dell’Operaismo italiano. Il filosofo romano ha parlato di ‘stile operaista’ e noi lo seguiamo e integriamo. Cos’è dunque l’operaismo se non uno ‘stile della militanza’? Nulla. Se non è stile della militanza può solamente diventare ‘Italian Theory’. Null’altro che una boriosa veste che gli ha permesso di entrare nelle università, non prima di venire capillarmente edulcorato dai sui specifici tratti politici.
Ho visitato ‘Notes from Below’ a Londra nella speranza di poter apprezzare come questo non fosse un inevitabile destino. Notes from Below è una rivista e un gruppo di ricerca ispirato dallo stile operaista. Concetti come conricerca, inchiesta operaia e composizione di classe sono impiegati per comprendere il tempo presente. Una ricerca teorica altissimo livello e una non scontata conoscenza dell’Operaismo degli anni Sessanta hanno reso il periodo di ricerca fruttuoso oltre ogni aspettativa. Ma a Notes from Below non interessa comprendere la realtà solo per interpretarla. E questo li inserisce dentro la lunga storia dell’operaismo, perché, a distanza di sessant’anni, è ancora necessario ripartire da quell’obiettività tendenziosa del “teorico marxista, che si trova a voler distruggere l’oggetto del proprio studio”.